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Commissioni nascoste e ‘resale’ nel mondo dei biglietti: cosa c’è da sapere sui meccanismi di TicketOne
Il mercato dei biglietti online nasconde meccanismi poco trasparenti che colpiscono milioni di consumatori ogni anno. TicketOne, il colosso italiano della biglietteria, è stato recentemente sanzionato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato con una multa di oltre 10 milioni di euro per pratiche commerciali scorrette. La sanzione, emessa a maggio 2024, ha acceso i riflettori su un settore che spesso opera nell’ombra, tra commissioni nascoste, limitazioni alla rivendita e problematiche nei rimborsi.
Se sei un appassionato di concerti, eventi sportivi o spettacoli teatrali, probabilmente hai già sperimentato quella fastidiosa sensazione quando, dopo aver selezionato un biglietto dal prezzo apparentemente accessibile, ti ritrovi a pagare una cifra significativamente maggiore al checkout. In questo articolo analizzeremo i meccanismi più controversi del ticketing online, dal dynamic pricing alle commissioni stratificate, offrendo consigli pratici per navigare questo complesso mercato senza brutte sorprese.
Le commissioni nascoste che gonfiano i prezzi dei biglietti online
Il primo e più evidente problema nel mondo del ticketing è la scarsa trasparenza sui costi reali. Le piattaforme di vendita biglietti applicano un sistema di “commissioni stratificate” che fa lievitare progressivamente il prezzo durante il processo d’acquisto. L’indagine dell’AGCM su TicketOne ha evidenziato proprio questa criticità: i consumatori vengono attirati da un prezzo iniziale competitivo, per poi scoprire costi aggiuntivi significativi solo nelle fasi finali dell’acquisto.
Secondo l’Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano, le commissioni applicate dalle piattaforme di ticketing in Italia possono incidere fino al 15-20% sul prezzo finale, una percentuale decisamente superiore rispetto alla media europea che si attesta intorno al 10%. In Spagna, l’Organización de Consumidores y Usuarios ha denunciato Ticketmaster per l’applicazione di una commissione fissa di 2€ più un 13% sul prezzo del biglietto come “costi di gestione”.
Come difendersi dalle commissioni eccessive
Per evitare sorprese al momento del pagamento, è fondamentale confrontare i prezzi finali tra diverse piattaforme prima di completare l’acquisto. Spesso, lo stesso evento può presentare commissioni significativamente diverse a seconda del canale di vendita utilizzato. Verifica sempre il sito ufficiale dell’organizzatore dell’evento, che potrebbe offrire canali di vendita diretti con commissioni ridotte o assenti. Un’altra strategia efficace consiste nell’acquistare biglietti in gruppo, poiché alcune commissioni si applicano per transazione e non per singolo biglietto, permettendo di suddividere i costi extra tra più persone.
Il sistema di rivendita ufficiale: protezione o limitazione per i consumatori?
Il secondo meccanismo controverso riguarda i sistemi di “resale” o rivendita ufficiale. L’AGCM ha evidenziato come TicketOne avrebbe “ostacolato la rivendita legale dei biglietti”, limitando la concorrenza e penalizzando i consumatori che non possono più partecipare agli eventi acquistati. Questo elemento è stato determinante per la sanzione inflitta all’azienda.
In Italia, la legislazione sul secondary ticketing è regolata dalla legge 232/2016 (e successive modifiche), che limita i ricarichi al 20% del prezzo nominale e vieta la rivendita a scopo commerciale da parte di soggetti diversi dai titolari dei sistemi di emissione. Questa normativa, pur necessaria per contrastare il bagarinaggio online, ha creato un sistema chiuso dove le piattaforme ufficiali di resale, come fanSALE di TicketOne, impongono condizioni spesso restrittive per i consumatori.
Secondo un’indagine dell’AGCOM del 2022, nonostante le restrizioni e le sanzioni previste, circa il 30% dei biglietti per grandi eventi finisce comunque su piattaforme di rivendita non ufficiali, dove i prezzi possono essere maggiorati anche del 300-400% rispetto al valore nominale. Questo dimostra come l’attuale sistema di rivendita ufficiale non riesca pienamente a soddisfare le esigenze di flessibilità dei consumatori.
Rimborsi e cancellazioni: il lato oscuro del ticketing emerso con la pandemia
La questione dei rimborsi in caso di cancellazione degli eventi ha assunto dimensioni rilevanti durante la pandemia di COVID-19. Sebbene la normativa europea preveda il diritto al rimborso integrale entro 14 giorni in caso di annullamento definitivo, durante l’emergenza sanitaria il decreto “Cura Italia” ha introdotto in Italia una deroga temporanea, consentendo agli organizzatori di emettere voucher sostitutivi validi 36 mesi invece del rimborso monetario.
L’indagine “Consumatori e COVID-19” condotta da Altroconsumo nel 2021 ha rivelato che il 45% degli italiani che hanno richiesto rimborsi per eventi cancellati durante la pandemia ha dichiarato di aver incontrato difficoltà significative nelle procedure o di aver dovuto accettare voucher invece di rimborsi in denaro. Questa situazione ha evidenziato la vulnerabilità dei consumatori di fronte a condizioni di vendita spesso sbilanciate a favore delle piattaforme e degli organizzatori.
Il dynamic pricing: quando i biglietti si comportano come azioni in borsa
Una pratica sempre più diffusa nel settore del ticketing è il “dynamic pricing” o prezzo dinamico. Ispirandosi al modello delle compagnie aeree, le piattaforme modulano i prezzi in base alla domanda in tempo reale. Questo significa che lo stesso posto per lo stesso evento può costare significativamente di più se acquistato in un momento di picco della domanda.
Uno studio della Harvard Business School pubblicato nel 2022 ha rilevato che l’implementazione di algoritmi di dynamic pricing può aumentare i ricavi dei promoter fino al 25%, creando però significative disparità di prezzo tra consumatori che acquistano lo stesso servizio in momenti diversi. Questa pratica, sebbene legale, solleva importanti questioni di equità e trasparenza, soprattutto quando non viene adeguatamente comunicata ai consumatori.
L’innovazione tecnologica contro le pratiche scorrette
Sul fronte tecnologico stanno emergendo soluzioni innovative per migliorare la trasparenza e contrastare le frodi nel settore. I biglietti basati su blockchain garantiscono la tracciabilità di ogni transazione e rendono praticamente impossibile la contraffazione. Startup come GUTS Tickets nei Paesi Bassi hanno già implementato con successo questa tecnologia, eliminando quasi completamente il secondary ticketing non autorizzato per gli eventi gestiti.
Nel panorama italiano e internazionale stanno emergendo piattaforme alternative che puntano sulla trasparenza e su modelli di business più equi. DICE, presente anche in Italia, adotta un modello “all-in” dove il prezzo visualizzato è già comprensivo di tutte le commissioni e offre un sistema di waiting list che sostituisce il secondary ticketing tradizionale. Tootix, piattaforma italiana, applica commissioni fisse e trasparenti, significativamente inferiori alla media del mercato.
Come proteggersi nel mercato della biglietteria online
Per navigare efficacemente nel complesso mondo del ticketing online, è fondamentale adottare alcune strategie preventive. Prima di tutto, bisogna sempre verificare il prezzo finale comprensivo di commissioni prima di procedere all’acquisto. È consigliabile conservare tutta la documentazione relativa all’acquisto, incluse email di conferma, ricevute e biglietti, che potrebbero rivelarsi essenziali in caso di controversie.
In caso di impossibilità a partecipare a un evento, è importante pianificare la rivendita il prima possibile, utilizzando i canali ufficiali nonostante le limitazioni. Per la sicurezza dei biglietti digitali, mai condividere sui social media immagini che mostrano il codice a barre o QR, poiché potrebbero essere clonati. L’Osservatorio sulla Cybersecurity del CNIT ha registrato nel 2023 un aumento del 40% nei casi di furto digitale di biglietti rispetto all’anno precedente, evidenziando l’importanza di questa precauzione.
Il futuro del ticketing tra regolamentazione e innovazione
Il settore della biglietteria online sta attraversando una fase di profonda trasformazione, spinta sia dalle pressioni normative che dall’innovazione tecnologica. La recente sanzione dell’AGCM a TicketOne rappresenta un segnale importante verso una maggiore trasparenza. Nel Regno Unito, il Competition and Markets Authority ha imposto nel 2023 nuove regole che obbligano le piattaforme a dichiarare fin dall’inizio tutti i costi aggiuntivi, un modello che potrebbe essere presto adottato anche a livello europeo.
Secondo i dati dell’Osservatorio Startup del Politecnico di Milano, le piattaforme di ticketing alternative hanno visto una crescita del 35% nell’ultimo anno, conquistando progressivamente quote di mercato grazie a politiche di prezzo più trasparenti. Questo suggerisce che il mercato stesso sta premiando le soluzioni che mettono al centro le esigenze di chiarezza dei consumatori.
La consapevolezza rimane la migliore difesa per i consumatori in questo settore in evoluzione. Conoscere i meccanismi del ticketing online, confrontare le diverse piattaforme e verificare attentamente le condizioni di vendita prima dell’acquisto sono pratiche fondamentali per evitare sorprese e godere serenamente degli eventi che amiamo, senza pagare più del dovuto.
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